L’ultimo album di M’Barka Ben Taleb, Passion Fruit
Esplosione di note di lingue in Passion Fruit, ultimo album dell’artista tunisina M’Barka Ben Taleb adottata dalla città di Napoli
Note che parlano, note che danzano quelle racchiuse in Passion Fruit, ultimo album dell’artista tunisino-napoletana M’Barka Ben Taleb.
Un album, il suo, che approfondisce diverse sfaccettature dell’amore e che percorre anche la storia della sua vita, in quanto confluiscono nelle nove tracce che lo compongono elementi della cultura araba e della cultura partenopea con un suono moderno, caratterizzato dalla presenza del violoncello, del sassofono e dalla voce calda della cantante.
Sonorità già ben presenti nel singolo di presentazione dell’album, Je t’aime moi non plus, una cover rivisitata della celebre quanto scandalosa canzone degli anni settanta cantata da Serge Gainsbourg. Arrangiata dal beatmaker Tonico 70 e con la presenza del violoncellista Michele Arcangelo Caso, M’Barka Ben Taleb intona le sue parole in un francese fluente su una versione etno-punk prettamente innovativa.
Ma non è l’unica traccia francese dell’album. La vie en rose, cover di una canzone ormai senza tempo, ci fornisce a riguardo un primo esempio. In questo caso la cosiddetta “leonessa maghrebina” deve molto alla versione giamaicana di Grace Jones. Inoltre la presenza del sassofono contribuisce a cristallizzare il brano in un’area fuori dal tempo e dallo spazio.
L’artista canta in lingua francese anche nella classica Besame mucho, alterna strofe in francese ad un ritornello rigorosamente spagnolo, e non lo abbandona nemmeno nell’inedito Sotto o ciel e Paris, in cui collabora con Enzo Gragnaniello, maestro della nuova musica napoletana, alternandolo al napoletano. Infine in Guaglione si ha la fusione tra le tre culture che rappresentano per intero l’artista M’Barka Ben Taleb, quella francese, napoletana e araba.
La cultura partenopea però fuoriesce anche da brani inediti come Nisciuno, scritta e cantata insieme a lei da Alessio Arena, in cui sembra far capolino la solitudine che può nascere dopo una storia d’amore finita male.
Infine, non per importanza, in Nun te scurdà, cover degli Almamegretta, si fa riferimento alla concezione della donna presentando una donna view private instagram without human verification che si ribella agli stereotipi della gente, prestando attenzione unicamente a se stessa.
Passion Fruit è dunque un album di svolta, di innovazione, ma soprattutto di consapevolezza e conoscenza delle proprie tradizioni fondendole in un’unica e solida realtà.
Passion Fruit (Europhone Records – #velocentertainment (Veloce Corporate)
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